Coroncina alla Madonna di Lourdes per i Bambini Poveri

Destinatari:  Madonna di Lourdes
Beneficiari:  Bambini poveri
Temi:  Denaro
Tipologie:  Coroncina
Coroncina alla Madonna di Lourdes per i Bambini Poveri
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Coroncina alla Madonna di Lourdes per i Bambini Poveri

O dolce Maria di Lourdes, Madre di Gesù e di tutti noi,

  • Ave Maria, piena di tenera compassione,
    guarda ai bambini poveri, privi di pane e calore.
    Donaci la grazia di soccorrere la loro fame e la loro sete.
  • Madonna di Lourdes, rifugio degli ultimi,
    intercedi presso il Tuo Figlio per i più piccoli,
    che spesso conoscono solo la mancanza e la solitudine.
  • Regina della Carità, chiedi per i bambini il dono del necessario,
    perché nessuno debba soffrire per la povertà o l'avidità degli adulti,
    e perché germogli nei cuori la generosità contro l’egoismo del denaro.
  • O Gesù, Figlio di Maria, accogli le lacrime dei piccoli innocenti,
    e rendici strumenti della Tua provvidenza,
    per portare gioia dove regna la mancanza.
  • Vergine Immacolata, ascolta le suppliche di chi non ha nulla,
    e veglia sui loro sogni, così spesso spenti dalla paura e dalla povertà.
    Fa’ che la nostra comunità sappia spezzare il pane e il cuore per chi ha più bisogno.

Madonna di Lourdes, sii conforto per ogni bambino povero, e ottienici la grazia di vivere l’aiuto e la condivisione, perché la ricchezza donata dal Cielo sia speranza per tutti. Amen.

Spiegazione della Preghiera

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1. Il contesto spirituale e dottrinale della preghiera

La Coroncina alla Madonna di Lourdes per i Bambini Poveri nasce dentro una radicata tradizione cattolica che esalta la compassione materna di Maria e l’impegno della Chiesa a favore degli ultimi. La spiritualità di Lourdes, scaturita dalle apparizioni del 1858 a Bernadette Soubirous nei Pirenei, è incentrata sul messaggio di speranza ai sofferenti, ai poveri, ai peccatori e ai piccoli. Maria a Lourdes si presenta come la Vergine Immacolata, sottolineando la sua purezza, ma anche la sua vicinanza a chi è semplice e marginale.

La dottrina cattolica fa leva sul ruolo materno di Maria: come afferma il Concilio Vaticano II, “Maria è madre degli uomini, specialmente dei poveri e dei sofferenti” (Lumen Gentium, 54-69). La coroncina richiama questa maternità universale, mentre il contesto spirituale è quello di un’intercessione che invoca non solo grazie spirituali, ma anche doni concreti per coloro che più soffrono la povertà materiale.

Nel pensiero dei papi moderni, a cominciare da Giovanni Paolo II, Lourdes è “luogo in cui la misericordia di Dio si manifesta in modo particolare e la compassione della Madonna raggiunge ogni miseria umana” (Omelia, 15 agosto 1983), prospettiva che la coroncina fa propria nel rivolgersi all’aiuto per i bambini poveri.

2. I destinatari a cui è rivolta e perché

La preghiera è rivolta direttamente alla Madonna di Lourdes, sotto molteplici titoli: “O dolce Maria di Lourdes”, “Madonna di Lourdes”, “Regina della Carità”, “Vergine Immacolata”, nonché indirettamente a Gesù, Figlio di Maria. Maria è invocata perché, nella tradizione cristiana, intercede presso Dio per le necessità degli uomini, ed è particolarmente vicina ai più piccoli e indifesi.

Perché Lourdes? Perché è il santuario simbolo della misericordia, dell’accoglienza degli ammalati, dei poveri e dei bambini. Ai piedi della Madonna di Lourdes si assiepano ogni anno milioni di pellegrini, soprattutto persone che sperimentano la marginalità, l’abbandono o la malattia. Il titolo “Madonna di Lourdes” richiama pertanto una funzione mediatrice e di rifugio, come si evidenzia nel testo della preghiera: “rifugio degli ultimi”, “conforto per ogni bambino povero”.

È presente anche un’invocazione a Gesù, che, nel linguaggio cristiano, è il destinatario ultimo di ogni preghiera; tuttavia, la via privilegiata scelta qui è la mediazione materna di Maria.

3. I beneficiari per cui intercede e i bisogni spirituali/fisici che affronta

I beneficiari esplicitamente nominati sono i bambini poveri, “privi di pane e calore”, “che spesso conoscono solo la mancanza e la solitudine”. Si tratta di una categoria emblematica degli ultimi della società, oggetto spesso della predilezione di Gesù nel Vangelo (Mt 18,3; Mc 9,37; Lc 18,16). I bisogni invocati sono sia fisici – fame, sete, calore, pane, protezione – sia spirituali: consolazione nella solitudine, speranza in mezzo alla paura, possibilità di sognare nonostante la povertà.

Emergono richieste precise: “soccorri la loro fame e la loro sete”, “dono del necessario”, “rendici strumenti della tua provvidenza”, “spezza il pane e il cuore per chi ha più bisogno”. L’intercessione riguarda quindi sia l’aiuto materiale (nutrimento, protezione, sicurezza) sia quello interiore e spirituale (speranza, consolazione, gioia, sogni spezzati che devono essere risanati).

Non da meno sono chiamati in causa anche i cristiani stessi: la preghiera domanda che ciascuno diventi “strumento della provvidenza”, ossia soggetto attivo nella solidarietà evangelica.

4. I temi teologici principali

Tra i temi principali, si evidenziano:

  • La Materna Intercessione di Maria: Presentata come rifugio, consolatrice, avvocata dei poveri. Come dice san Bernardo di Chiaravalle:
    “Ricordati, o piissima Vergine, che non si è mai udito che qualcuno sia ricorso alla tua protezione e sia stato abbandonato” (Memorare).
  • Preferenza Evangelica per i Piccoli: Cofondamentale nel messaggio cristiano. Gesù dice:
    “Lasciate che i bambini vengano a me, perché di questi è il regno di Dio” (Mc 10,14).
  • La Povertà come Luogo Teologico: La croce, la povertà e il dolore sono, per la tradizione cristiana, luoghi dove Dio si rende misteriosamente presente; su questo si fonda l’appello a spezzare il pane e praticare la carità:
    “Avevo fame e mi avete dato da mangiare” (Mt 25,35).
  • La Comunità come Strumento della Provvidenza: L’azione concreta del credente diventa risposta alle suppliche dei poveri; san Giovanni Crisostomo scrive:
    “Non condividere i tuoi beni con i poveri è rubare loro e privarli della vita. I beni che possiedi sono dei poveri” (Omelie su Lazzaro, II).
  • La Grazia e la Speranza come Doni Divini: La richiesta che “la ricchezza donata dal Cielo sia speranza per tutti”, richiama il principio che ogni bene materiale e spirituale viene da Dio e va ridonato, secondo il disegno della Provvidenza.

5. Il genere di preghiera e la sua collocazione nella tradizione liturgica

La Coroncina alla Madonna di Lourdes per i Bambini Poveri appartiene principalmente al genere dell’intercessione, poiché chiede grazie a favore di altri (i bambini poveri), ma include anche elementi di invocazione (supplica), lode alla maternità e bontà di Maria e di Gesù, e impegno comunitario (“rendici strumenti della tua provvidenza”).

Nel ciclo liturgico, la preghiera si armonizza perfettamente con le celebrazioni mariane (in particolare la festa della Madonna di Lourdes, l’11 febbraio), ma anche con i tempi forti come l’<strong’Avvento e la Quaresima, che invitano alla carità concreta.

Benchè non faccia parte delle preghiere canoniche universali, può essere facilmente inserita nei momenti di devozione privata, nei rosari parrocchiali, nelle veglie per la pace e nei momenti di preghiera per i poveri o durante raccolte di beneficenza.

6. Indicazioni pratiche: come usarla nella preghiera personale o comunitaria e nei tempi dell’anno liturgico

Per valorizzare la coroncina nella preghiera personale, si consiglia di recitarla dopo (o durante) il Rosario, in particolare il Misteri della Luce o i Misteri della Gioia, dove si meditano i misteri dell’Incarnazione e della presenza di Maria presso il Figlio.

In ambito comunitario, la coroncina può essere inserita:

  • Durante le adorazioni Eucaristiche o veglie per i bisognosi.
  • Nella Giornata Mondiale del Malato (11 febbraio), in onore della Madonna di Lourdes.
  • Come introduzione o conclusione di incontri di catechesi per bambini e giovani, stimolando all’impegno caritativo.
  • Nei riti penitenziali e durante la Quaresima, come stimolo al digiuno solidale e alle opere di misericordia.

Può anche essere recitata come preghiera spontanea in situazioni di emergenza (ad esempio, davanti alle notizie di crisi umanitarie che colpiscono i bambini) oppure, suddividendo le invocazioni, come preghiera responsoriale: a ogni invocazione potrebbe seguire un’Ave Maria o una breve risposta (“Madonna di Lourdes, prega per noi”).

Questa preghiera aiuta a unire la supplica per i bambini che soffrono e l’impegno a essere risposta concreta alle loro necessità, facendo di ogni credente uno strumento della misericordia di Dio nel mondo.

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