Preghiera a San Francesco Per il Denaro e la Famiglia

Destinatari:  San Francesco d'Assisi
Beneficiari:  Famiglia
Temi:  Denaro
Tipologie:  Invocazione
Preghiera a San Francesco Per il Denaro e la Famiglia
Ascolta la Preghiera

O San Francesco, amico dei poveri e amato patrono della semplicità,

Ti preghiamo di guidare la nostra famiglia in un mondo dove il denaro sembra spesso governare ogni cosa. Aiutaci a ricordare ciò che è davvero importante: l'amore, la condivisione e la gratitudine per le piccole cose.

  • Insegnaci a gestire le nostre risorse con saggezza e generosità.
  • Fa' che il nostro cuore non si attacchi a ricchezze materiali, ma che trovi pienezza e gioia nella semplicità.
  • Concedici la forza di aiutare chi è in difficoltà, condividendo ciò che abbiamo in abbondanza.

O San Francesco, tuo è il modello di una vita dedicata alla povertà ed alla fede. Ti chiediamo di illuminarci nei momenti di dubbio e di incertezza, affinché possiamo sempre distinguere il vero valore delle cose.

Aiutaci a coltivare un cuore grato e a cercare la ricchezza spirituale più che materiale nella nostra vita quotidiana. Amen.

Spiegazione della Preghiera

1. Contesto spirituale e dottrinale della preghiera

Questa preghiera a San Francesco d’Assisi si colloca profondamente nel solco della spiritualità cristiana che esalta la povertà evangelica e la totale fiducia nella Provvidenza di Dio. San Francesco, “Poverello di Assisi”, rappresenta uno dei modelli più luminosi di distacco dai beni materiali, umile sequela di Cristo e amore fraterno verso ogni creatura.

Nel corso dei secoli, la dottrina cattolica ha continuamente riaffermato il valore della povertà e della semplicità come mezzi privilegiati per aderire al Vangelo. Il Catechismo della Chiesa Cattolica invita a vivere la sobrietà e la condivisione (CCC 2443-2449), sottolineando la beatitudine evangelica:

“Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli” (Matteo 5,3).

La preghiera si inscrive in questa tradizione, chiedendo l’intercessione del santo che più di ogni altro ha “spogliato se stesso” per rivestirsi solo dell’amore di Dio, offrendo così ai fedeli un modello di vita pienamente evangelico e attuale, specialmente in una società tentata dal materialismo.

2. I destinatari a cui è rivolta e perché

La preghiera si rivolge direttamente a San Francesco d’Assisi, amatissimo santo della tradizione cristiana. Francesco, canonizzato nel 1228, è divenuto simbolo di fraternità universale, amore per la semplicità, cura verso i poveri e le creature, oltre che fondatore dell’ordine francescano. È patrono d’Italia e modello scelto da Papa Francesco per ispirazione del proprio pontificato.

Si ricorre a lui in questa preghiera perché egli racchiude in sé l’antidoto spirituale alle moderne tentazioni del consumismo e dell’egoismo: con la sua vita radicalmente evangelica ed essenziale, San Francesco si propone come guida credibile per coloro che desiderano orientare la vita familiare ai valori del Vangelo, superando la logica del possesso e della ricchezza materiale. La scelta del termine amico dei poveri e patrono della semplicità evidenzia la volontà di affidarsi a un santo che per esperienza e testimonianza può “accompagnare” spiritualmente le famiglie nei dilemmi e nelle incertezze moderne.

3. I beneficiari per cui intercede e i bisogni spirituali/fisici che affronta

La preghiera intercede per una famiglia, destinataria esplicita e immediata dell’invocazione, ma per riflesso si estende a tutte le famiglie e comunità cristiane che si confrontano con la pressione di un mondo fortemente orientato al denaro, al consumo, alla ricerca del successo materiale.

I bisogni presentati sono molteplici:

  • Bisogni spirituali: desiderio di una gerarchia di valori rinnovata, capacità di riconoscere la vera ricchezza nella fedeltà, nell’amore, nella condivisione; ricerca del senso della vita nella semplicità e nella gratitudine. Si richiede luce nei momenti di dubbio e incertezza valoriale.
  • Bisogni materiali e pratici: saggezza nella gestione delle risorse economiche e materiali della famiglia; liberazione dall’attaccamento morboso alle ricchezze; coraggio e forza per aiutare chi è in difficoltà o più povero – elemento che apre la preghiera a una dimensione caritativa concreta.

In sintesi, la famiglia chiede l’intercessione di San Francesco per vivere una vita armonica, gioiosa e grata, superando l’ansia del possesso e del benessere materiale per aprirsi a una “ricchezza spirituale” più durevole.

4. Temi teologici principali, citazioni e riferimenti

Numerosi sono i temi teologici presenti:

  • La povertà evangelica: l’invito a non attaccarsi alle “ricchezze materiali” riflette la spiritualità francescana e la dottrina evangelica. Gesù afferma:
    “Non potete servire Dio e il denaro” (Matteo 6,24).
    San Francesco ha testimoniato il radicale distacco da ogni bene pur di possedere Cristo solo.
  • La gratitudine: la “ricchezza spirituale” e la “gioia nella semplicità” evocano la lode e il ringraziamento tipico del Cantico delle Creature di Francesco, che ha saputo vedere il dono di Dio nelle cose umili e quotidiane.
    Sant’Ambrogio scriveva:
    “Non chi possiede molto è ricco, ma chi desidera poco.”
  • L’amore come bene supremo: il richiamo a “ciò che è davvero importante”, ossia l’amore e la condivisione, si rifà al comandamento evangelico della carità (Giovanni 13,34), mentre il desiderio di aiutare i poveri rievoca la parabola del buon Samaritano (Luca 10,25-37).
  • La sapienza nella gestione delle risorse: un tema biblicamente ricorrente (es. parabola dei talenti, Matteo 25,14-30), che esorta a fare buon uso dei doni ricevuti senza idolatrarli.
  • La ricerca del vero valore: la preghiera chiede di saper “distinguere il vero valore delle cose”, ricollegandosi alla saggezza cristiana secondo cui la vita abbonda non dai beni materiali ma dalla relazione con Dio (Luca 12,15).

La preghiera, nel suo insieme, traduce un’antica costante della spiritualità patristica e della predicazione dei santi: il bisogno di orientare il proprio cuore verso Dio, vivendo nella sobrietà evangelica e nell’attenta cura dell’altro.

5. Il genere di preghiera e la collocazione nella tradizione liturgica

La preghiera qui esaminata appartiene principalmente al genere dell’intercessione: è una supplica rivolta a San Francesco affinché, tramite la sua intercessione presso Dio, la famiglia possa ricevere doni spirituali e materiali necessari. Contiene anche elementi di lode (“amico dei poveri... patrono della semplicità”), insegnamento (richiesta di saggezza), e petizione (domande esplicite di aiuto e luce).

Dal punto di vista della tradizione liturgica, si tratta di una preghiera privata o familiare, non ufficialmente inserita nelle liturgie della Chiesa, ma perfettamente in sintonia con la pietà popolare approvata dal Magistero, la quale raccomanda la devozione ai santi per ogni categoria di bisogni umani e spirituali (Direttorio su pietà popolare e liturgia, 2002).

Può essere inserita in contesti comunitari, come la benedizione annuale delle famiglie nel tempo di Natale o durante la festa liturgica di San Francesco (4 ottobre), o ancora nelle giornate di preghiera per i poveri promosse dalla Chiesa universale.

6. Indicazioni pratiche per l’uso nella preghiera personale e comunitaria

La preghiera può essere valorizzata nella devozione personale e familiare con diverse modalità:

  • Preghiera quotidiana o settimanale: Recitata in famiglia al termine della giornata o nel giorno dedicato a San Francesco (il giovedì o il martedì, secondo alcune tradizioni francescane).
  • Momenti di difficoltà economica o incertezza: Utile quando la famiglia affronta crisi economiche, decisioni delicate su lavoro o gestione dei beni, come aiuto per mantenere uno spirito sereno e fiducioso.
  • Durante la festa di San Francesco (4 ottobre): Può essere inserita nella celebrazione comunitaria insieme ad altre orazioni e canti, come segno di affidamento al patrono.
  • Nel tempo di Avvento e Quaresima: Momenti liturgici che invitano alla sobrietà e alla carità: la preghiera può sostenere il cammino penitenziale e di conversione delle famiglie.
  • Durante la benedizione delle case o la preghiera per i poveri: Stimola ad acquisire uno stile di vita più generoso e sobrio, promuovendo gesti concreti di carità.

Nei gruppi parrocchiali, può essere proposta come spunto per la riflessione su “povertà e felicità”, coinvolgendo anche bambini e giovani. Può essere accompagnata dalla lettura di brani del Vangelo e dal Cantico delle Creature, o integrata con una breve meditazione personale prima di iniziare attività ordinarie (lavoro, studio, spesa familiare).

Infine, può essere scritta e conservata in una zona visibile della casa, come promemoria spirituale quotidiano per tutta la famiglia, dando voce al desiderio di seguire Cristo sulle orme di San Francesco.

Commenti

I commenti saranno disponibili a breve.