Preghiera di perdono per gli imprenditori ricchi che hanno smarrito la via

Ascolta la Preghiera
Signore, che vedi nei cuori degli uomini,
ascolta la preghiera degli imprenditori che si rivolgono a Te,
- perdonali, o Padre misericordioso, per le occasioni in cui hanno dimenticato il cammino della giustizia;
- abbi pietà di coloro che hanno messo il profitto prima del bene comune;
- rialza chi ha vacillato nel successo e ha perso di vista la solidarietà verso il prossimo;
- guida le loro anime smarrite attraverso le vie della retta volontà,
- e illumina il loro cammino verso un nuovo inizio.
Ti chiediamo, o Dio di misericordia,
- perdona i peccati dei miliardari che hanno smarrito la via della generosità e della compassione;
- ispirali affinché possano ritrovare la strada verso Te e verso l'aiuto del prossimo;
Che i loro cuori possano essere trasformati dalla Tua grazia,
e che possano ritornare a essere strumenti della Tua benedizione nel mondo.
Amen.
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Spiegazione della Preghiera
1. Contesto spirituale e dottrinale della preghiera
Questa preghiera si inserisce nel solco della tradizione cristiana che riflette sul rapporto tra fede, ricchezza e responsabilità sociale. Il testo pone l’accento sulla necessità di conversione interiore, pentimento e rinnovamento morale per coloro che hanno ruoli di potere economico. Nella dottrina cattolica, il possesso dei beni materiali è visto come una prova e una chiamata: “la ricchezza, nella Scrittura, può essere benedizione e maledizione, a seconda del modo in cui viene gestita” (Cfr. Catechismo della Chiesa Cattolica, 2429-2434, 2442).
Il contesto spirituale evidenzia una teologia della misericordia di Dio, che vede nel pentimento sincero e nella ricerca del bene comune un vero ritorno alla comunione con Dio e i fratelli. Si richiama implicitamente la necessità della giustizia sociale – un tema molto caro sia ai profeti biblici sia al Magistero sociale della Chiesa – e la responsabilità verso il prossimo, soprattutto verso i più deboli e poveri.
La preghiera richiama anche la visione evangelica secondo cui “nessuno può servire due padroni... non potete servire Dio e la ricchezza” (
Mt 6,24
), e riprende lo spirito delle esortazioni apostoliche che invitano i ricchi ad essere “ricchi di opere buone, generosi, pronti a dare” (
1Tm 6,18
). Nel padre misericordioso che perdona e guida, si riconoscono le immagini evangeliche della parabola del padre e del figlio prodigo (Lc 15).
2. I destinatari a cui è rivolta e perché
La preghiera è esplicitamente rivolta agli imprenditori, con un’estensione particolare ai miliardari, cioè coloro che per capacità personali, opportunità o circostanze possiedono una grande influenza economica e sociale. L’invocazione nasce dalla consapevolezza delle insidie che accompagnano la gestione e il possesso della ricchezza: tentazione dell’egoismo, chiusura verso il prossimo, smarrimento della centralità della giustizia e della solidarietà.
Essi si rivolgono a Dio perché consapevoli della difficoltà di rimanere giusti in un mondo guidato spesso dalla logica del profitto ad ogni costo. Il testo implica che anche chi guida imprese o gestisce grandi ricchezze ha bisogno di una grazia particolare per mantenersi saldi nella fede, aperti alla generosità, giusti nelle scelte e attenti all’etica. Il perché della particolare attenzione su questi destinatari sta nella loro capacità di influire in misura assai ampia sulla vita di molti, sul lavoro, sull’equità sociale e sul “bene comune”.
3. I beneficiari per cui intercede e i bisogni spirituali/fisici che affronta
La preghiera intercede principalmente per gli stessi imprenditori e miliardari affinché ricevano il perdono per le mancanze commesse a causa della sete di guadagno e della dimenticanza del bene comune. Il testo esplicita alcune esigenze spirituali fondamentali:
- Il perdono di Dio per le occasioni in cui hanno anteposto il profitto all’umanità.
- La misericordia su chi si è discostato dalla solidarietà per inseguire il successo materiale.
- La guida e l’illuminazione per ritrovare la retta volontà e un nuovo inizio etico e spirituale.
- Il rinnovamento interiore affinché i loro cuori siano trasformati dalla grazia.
Benché la preghiera sia formulata per gli imprenditori, i suoi effetti si ampliano a tutta la comunità: il ritorno degli “strumenti della benedizione” rende il mondo più giusto e solidale, e giova ai lavoratori, alle famiglie, ai poveri e a tutta la società.
Vi è pertanto un orizzonte sia personale (conversione, pace interiore, riconciliazione con Dio) sia sociale (giustizia, solidarietà, promozione della dignità umana). I bisogni affrontati sono profondamente attuali davanti alle sfide economiche moderne: corruzione, sfruttamento, disuguaglianza, incertezza sul lavoro, senso di vuoto nonostante il successo.
4. Temi teologici principali, con citazioni bibliche e patristiche
La preghiera sviluppa diversi temi teologici centrali:
- La misericordia di Dio: Dio è descritto come Colui che vede il cuore e perdona, secondo il salmista “un cuore affranto e umiliato tu, o Dio, non disprezzi” (
Sal 51,19
). - Il pentimento e la conversione: Si riconosce la necessità di chiedere perdono “per le occasioni in cui hanno dimenticato il cammino della giustizia”, ricordando il richiamo della Scrittura: “Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!” (
Mt 4,17
). - La giustizia e il bene comune: Rimanda alla Dottrina Sociale della Chiesa, secondo cui “la proprietà privata comporta sempre una funzione sociale” (
Papa Giovanni Paolo II, Centesimus Annus, 30
). - La solidarietà e la generosità: Il testo chiede di ritrovare la strada della “generosità e della compassione”, secondo il comando di Gesù: “Dai a chi ti domanda” (
Mt 5,42
). - Il pericolo della ricchezza chiusa in sé stessa: “Difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli” (
Mt 19,23
), insegnamento che ha animato innumerevoli riflessioni patristiche, come quelle di sant’Ambrogio:“Non è la ricchezza a essere condannata, ma il suo uso egoistico e la mancata attenzione al povero.” (De Nabuthae 5,22)
In sintesi, è una preghiera che integra la teologia della misericordia e della conversione personale con quella della responsabilità sociale e della dottrina sul bene comune.
5. Il genere di preghiera e la sua collocazione liturgica
La preghiera appartiene principalmente al genere dell’intercessione e della penitenza. Si chiede l’intervento misericordioso di Dio su un gruppo particolare di persone, con una marcata dimensione di richiesta di perdono e conversione, tipica delle preghiere penitenziali.
Nella tradizione liturgica, una simile preghiera trova spazio nelle celebrazioni penitenziali comunitarie, nei tempi forti come la Quaresima o durante le litanie dei santi (dove si prega per i peccatori, i potenti e i responsabili della vita pubblica), o ancora in occasione di Messe votive “per la giustizia sociale” o “per il progresso dei popoli”.
Si può anche inserire nell’orazione dei fedeli (Preghiera universale), adattando le intenzioni affinché la comunità invochi la conversione dei cuori e il rinnovamento delle strutture socio-economiche, secondo quanto auspicato da papa Francesco in Evangelii Gaudium.
6. Indicazioni pratiche: uso nella preghiera personale, comunitaria e nei tempi liturgici
Preghiera personale:
Questa preghiera può essere recitata nella preghiera personale da imprenditori, professionisti o qualsiasi fedele voglia affidare a Dio le proprie responsabilità nel lavoro e nella gestione dei beni materiali. Può accompagnare esami di coscienza sui temi della giustizia, della solidarietà e dell’uso delle ricchezze, soprattutto prima della confessione.
Preghiera comunitaria:
Nella comunità cristiana, può essere proposta:
- Come intenzione particolare dell'orazione dei fedeli durante la Messa.
- In incontri di preghiera o veglie per il mondo del lavoro, della finanza e per chi detiene potere economico.
- Nelle celebrazioni penitenziali o in settimane di sensibilizzazione su tematiche sociali.
Tempi liturgici:
La Quaresima, tempo di conversione e rinnovamento, è particolarmente adatta; tuttavia, qualsiasi periodo dell’anno in cui la Chiesa invita a riflettere sulla giustizia sociale (Corpus Domini, giornata mondiale della pace, festa di san Giuseppe lavoratore) è idoneo.
Adattamenti:
Chi guida la preghiera può modulare e personalizzare il testo secondo i bisogni della comunità, aggiungendo nomi, situazioni o problemi concreti del territorio, favorendo così una partecipazione più sentita e rivolta alle realtà vissute dai fedeli.
Conclusione:
L'invito per tutti è di fare propria questa intenzione: pregare per la conversione del cuore di chi detiene ricchezza e potere economico non è solo un atto di carità verso di loro, ma un servizio al bene comune, nella speranza di un mondo più solidale e giusto.
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