Coroncina a Santa Chiara d’Assisi per gli Sposi nella Vita Cristiana

Destinatari:  Santa Chiara d’Assisi
Beneficiari:  Sposi
Temi:  Vita cristiana
Tipologie:  Coroncina
Coroncina a Santa Chiara d’Assisi per gli Sposi nella Vita Cristiana
Ascolta la Preghiera

Invocazione iniziale:

O gloriosa Santa Chiara, sorella e guida della purezza e dell’amore fedele, a te ci rivolgiamo come sposi che desiderano vivere la loro unione secondo il cuore di Cristo.

Prima invocazione:

Santa Chiara, che hai abbracciato la povertà evangelica, insegnaci a vivere da sposi nel dono quotidiano e nell’umile servizio, perché la carità sia fondamento della nostra casa.

(Santa Chiara, prega per noi!)

Seconda invocazione:

Tu che hai saputo offrire tutto per amore del Signore, dona a noi sposi la grazia di una fedeltà perseverante, perché sull’esempio della tua vita possiamo seguirlo con cuore indiviso.

(Santa Chiara, prega per noi!)

Terza invocazione:

Vergine di Assisi, che hai vissuto la pace in ogni prova, aiutaci a superare le difficoltà della vita con coraggio, uniti nella preghiera e nel perdono, per costruire insieme una famiglia secondo il Vangelo.

(Santa Chiara, prega per noi!)

Preghiera conclusiva:

O Santa Chiara, illuminaci nel cammino di ogni giorno, sostieni il nostro amore perché sia fecondo e puro, e accompagnaci nella gioia e nella prova verso la santità della vita coniugale.

Per Cristo nostro Signore. Amen.

Spiegazione della Preghiera

1. Il contesto spirituale e dottrinale della preghiera

Questa preghiera dedicata a Santa Chiara d’Assisi si inserisce nel profondo tessuto spirituale della tradizione cristiana, e in particolare della spiritualità francescana. Santa Chiara, fondatrice delle Clarisse e seguace di San Francesco, rappresenta un modello di radicale sequela evangelica, soprattutto attraverso l’abbraccio della povertà, l’umiltà e la totale dedizione a Cristo. Nel contesto dottrinale, la preghiera sviluppa i valori del matrimonio cristiano illuminandoli con il carisma di Chiara: pur essendo una vergine consacrata, la sua testimonianza diventa esemplare per tutti i battezzati e, nello specifico, per gli sposi che cercano di vivere il proprio amore secondo il Vangelo.

Nel Nuovo Testamento, la vita cristiana è spesso descritta come una risposta sponsale a Dio (Ef 5,25-33; Ap 21,2). Santa Chiara ha vissuto questa dimensione nelle forme della consacrazione religiosa, ma la preghiera qui proposta la conduce a intercedere per le coppie di sposi, considerandola una “sorella e guida della purezza e dell’amore fedele”, qualità centrali anche nel Matrimonio cristiano. La povertà evangelica richiesta da Gesù (“Va’, vendi quello che hai, dallo ai poveri... poi vieni e seguimi” – Mt 19,21) è trasposta nella realtà familiare come dono quotidiano, servizio reciproco e carità domestica, seguendo lo stile di Chiara.

2. I destinatari a cui è rivolta e perché

La preghiera è esplicitamente rivolta agli sposi cristiani, cioè alle coppie unite dal sacramento del Matrimonio, che desiderano vivere la loro vocazione nell’orizzonte della fede cattolica. Si tratta di una supplica che nasce dal cuore di mariti e mogli che riconoscono la fatica e la bellezza dell’impegno coniugale e cercano luce e forza dall’esempio dei santi per fondare la loro relazione su Cristo.

Gli sposi sono destinatari diretti perché il testo evoca situazioni concrete della vita matrimoniale: il desiderio di donarsi reciprocamente, la necessità della fedeltà, la gestione delle difficoltà, il bisogno di perdonarsi e di affrontare la quotidianità mantenendo viva la carità. Rivolgersi a Santa Chiara, una santa non sposata ma esperta nell’amore totale verso Dio e nella vita comunitaria, significa chiedere una grazia di purità, fedeltà e servizio che travalica lo stato di vita e diventa esempio universale.

3. I beneficiari per cui intercede e i bisogni spirituali/fisici che affronta

I beneficiari indicati esplicitamente nella preghiera sono gli sposi cristiani e, in senso più largo, le famiglie che vogliono edificarsi “secondo il Vangelo”. La preghiera accompagna i mariti e le mogli nelle esigenze e prove del matrimonio:

  • Donarsi quotidianamente e servire con umiltà: nella fatica del lavoro, nell’allevare i figli, nella gestione della casa e delle difficoltà familiari.
  • Essere perseveranti e fedeli: contro la tentazione dell’abitudine, della tiepidezza e delle crisi coniugali.
  • Affrontare le prove con coraggio e unità: malattie, difficoltà economiche, incomprensioni, sfide educative.
  • Poter perdonare e ricostruire rapporti feriti: in sintonia con il messaggio evangelico del perdono reciproco (Col 3,13: “Sopportatevi a vicenda e perdonatevi...”)
  • Cercare la santità nella vita ordinaria: un obiettivo alto che trasforma anche le piccole azioni quotidiane in gesti di amore soprannaturale.

La preghiera non trascura nemmeno i bisogni spirituali più profondi: il dono della carità, della fedeltà perseverante, della pace nelle prove e della fecondità – non solo fisica (apertura alla vita) ma anche spirituale (testimonianza di amore cristiano nel mondo).

4. Temi teologici principali e riferimenti biblici o patristici

La preghiera sviluppa alcuni temi teologici centrali dell’antropologia cristiana e della spiritualità coniugale:

  • Povertà evangelica come stile di vita familiare:
    “Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli” (Mt 5,3)
    Questa beatitudine, vissuta da Chiara, è qui proposta agli sposi come attitudine interiore di gratuità e distacco.
  • Fedeltà perseverante:
    “L’amore di Cristo ci spinge...” (2Cor 5,14)
    “Quello che Dio ha congiunto, l’uomo non lo separi” (Mt 19,6)
    Chiara è modello di fedeltà a Dio; gli sposi sono chiamati alla stessa dedizione reciproca.
  • Superare le prove con preghiera e perdono:
    “Perdonatevi a vicenda come il Signore ha perdonato a voi” (Col 3,13)
    Il perdono è condizione prioritaria per la pace familiare e la crescita spirituale.
  • Santità nella vita coniugale:
    “La santità consiste nel compiere con gioia e fedeltà le piccole cose della vita quotidiana” (Santa Teresa di Lisieux)
    Gli sposi sono chiamati alla santità vivendo l’amore come servizio e donazione, proprio come Santa Chiara fece nella sua comunità.

La teologia post-conciliare, specie nell’esortazione apostolica “Familiaris Consortio” di San Giovanni Paolo II, sottolinea come il matrimonio sia via alla santità, luogo dove si sperimenta il dono totale di sé (“L’uomo non può trovare la sua piena realizzazione se non nel sincero dono di sé” — Gaudium et Spes, 24).

Tra i Padri della Chiesa, sant’Ambrogio afferma:

“Il matrimonio è il vincolo della carità... esso riflette veramente l’unione tra Cristo e la Chiesa.” (De viduis 4)

5. Il genere di preghiera e la sua collocazione nella tradizione liturgica

La struttura di questa preghiera evidenzia più generi intrecciati: invocazione (iniziale), intercessione (le tre invocazioni centrali), e supplica finale che richiama la benedizione divina sugli sposi. Non contiene direttamente formule di penitenza o ringraziamento, ma è una tipica preghiera di intercessione, che chiede aiuto e grazia per una missione difficile: vivere il matrimonio cristianamente.

Nella tradizione liturgica, queste preghiere trovano collocazione soprattutto:

  • Nella preghiera personale o comunitaria degli sposi, in particolari momenti di difficoltà o inizi di un nuovo cammino (fidanzamento, anniversari, crisi).
  • Nel rito delle benedizioni degli sposi (ad esempio durante la Messa delle Nozze o anniversari di matrimonio, soprattutto nelle comunità che hanno Santa Chiara come patrona).
  • Nei ritiri spirituali per famiglie e sposi, o come introduzione alla riflessione pastorale sulla vita familiare.

Poiché Santa Chiara è particolarmente venerata l’11 agosto, la sua memoria liturgica può essere un’occasione privilegiata per usare la preghiera anche a livello comunitario.

6. Indicazioni pratiche: come usarla nella preghiera personale o comunitaria e nei tempi dell’anno liturgico

Per la preghiera personale:

  • Gli sposi possono recitare la preghiera insieme, magari ogni sera o una volta alla settimana, meditandone una invocazione alla volta, per lasciarsi guidare e ispirare nei diversi momenti della vita familiare.
  • Può diventare una formula di consacrazione o di affidamento del proprio matrimonio, in momenti particolarmente significativi (fasi di crisi, scelte importanti, nascita di un figlio, anniversari).

Per la preghiera comunitaria/parrocchiale:

  • Può essere proposta nelle celebrazioni di benedizione delle coppie (domeniche dedicate alla famiglia, Giornata dei Fidanzati, corsi prematrimoniali).
  • Si adatta come preghiera dei fedeli durante la Messa nel giorno di Santa Chiara o nella liturgia delle ore in comunità religiose o famiglie legate al carisma francescano.
  • Utilizzabile come meditazione nei gruppi di spiritualità familiare o nei ritiri, seguita da un momento di silenzio o condivisione su come incarnare nei gesti quotidiani le virtù di carità, fedeltà e perdono.

Tempi liturgici appropriati:

  • Tempo ordinario: Per la vita quotidiana della famiglia, in cui si sottolinea la santità domestica.
  • Avvento e Quaresima: Come invocazione di purificazione, di conversione e rafforzamento dei legami nella prova.
  • Feste patronali di Santa Chiara (11 agosto): Per affidare tutte le famiglie della comunità alla sua intercessione.
  • Anniversari di matrimonio: Per rinnovare le promesse davanti a Dio con l’aiuto di Chiara.

In ogni circostanza, la preghiera può essere arricchita da un breve momento di silenzio, da una lettura biblica (ad es. Ef 5,21-33), o dalla recita del Padre Nostro come suggello dell’offerta.

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