Preghiera a Santa Chiara d’Assisi per l’amore dei figli

Destinatari:  Santa Chiara d’Assisi
Beneficiari:  Figli
Temi:  Amore
Tipologie:  Giaculatoria
Preghiera a Santa Chiara d’Assisi per l’amore dei figli
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Santa Chiara, luce del cuore,
guarda i nostri figli e accendi in loro l’amore.

Santa Chiara, madre nella fede,
proteggi i loro passi e riempi i loro gesti d’amore.

Santa Chiara, dolce consigliera,
rendi i loro cuori limpidi e aperti al bene.

Santa Chiara, specchio di amore puro,
fa’ che non si perdano nei sentieri dell’egoismo.

Santa Chiara, amica silenziosa,
custodisci i nostri figli con l’amore che viene da Dio.

Santa Chiara, prega per loro,
prega per noi.

Amen.

Spiegazione della Preghiera

1. Il contesto spirituale e dottrinale della preghiera

La preghiera rivolta a Santa Chiara si inserisce nel ricco contesto della spiritualità cattolica che trova nelle figure dei santi non solo esempio di vita, ma potenti intercessori presso Dio. Santa Chiara d’Assisi (1193-1253), fondatrice delle Clarisse, è associata a valori di purezza, amore caritativo, abbandono fiducioso alla Provvidenza e dedizione totale ai più deboli, sulla scia di san Francesco.

Il contesto dottrinale di questa preghiera si fonda sulla “communio sanctorum” (comunione dei santi), dogma che insegna come i fedeli possano chiedere l’intercessione dei santi, in quanto già uniti pienamente a Dio. Inoltre, richiama il valore della preghiera d’intercessione per i figli, espressione della sollecitudine genitoriale e dell’affidamento della vita delle nuove generazioni al Signore, tramite modelli santi e maternamente accoglienti come Chiara.

La tematica dell’amore, della purezza e della difesa dal male morale percorre tutta la preghiera ed evoca sia il magistero della Chiesa che la Tradizione monastica femminile. Santa Chiara, come esempio di “donna forte” (cfr. Proverbi 31,25), diventa modello di fede, prudenza e carità da invocare per la crescita integrale dei figli.

2. I destinatari a cui è rivolta e perché

La preghiera è rivolta direttamente a Santa Chiara, riconosciuta come “madre nella fede”, “consigliera”, “amica”, “specchio di amore puro”. Non è una preghiera trinitaria o rivolta a Dio Padre, ma una supplica a una santa canonizzata dalla Chiesa.

Il motivo di questa scelta risiede nella fiducia nella potente intercessione di Chiara d’Assisi, che nella sua vita ha incarnato la maternità spirituale, la capacità di guidare con dolcezza, di vigilare e proteggere, di sostenere coloro che le venivano affidati. Chiara, vissuta in profondo legame con il mistero della Croce e l’Eucaristia, diventa figura di riferimento per accompagnare i figli all’amore autentico e alla scelta del bene, contrastando la dispersione spirituale e morale tipica delle società secolarizzate.

3. I beneficiari per cui intercede e i bisogni spirituali/fisici che affronta

I beneficiari principali menzionati nella preghiera sono i figli (“i nostri figli”), che vengono affidati alla cura e protezione di Santa Chiara. La scelta di invocare per i figli indica la consapevolezza, tipicamente cristiana, che la crescita e la formazione delle nuove generazioni siano realtà delicate e costantemente minacciate da “sentieri d’egoismo” e smarrimenti spirituali.

Attraverso le invocazioni (“guarda i nostri figli”, “proteggi i loro passi”, “custodisci i nostri figli”), si chiede:

  • protezione morale e spirituale dai pericoli del mondo (tentazioni, egoismo, superficialità),
  • apertura del cuore all’amore vero (“accendi in loro l’amore”, “riempi i loro gesti d’amore”),
  • limpidezza interiore (“cuori limpidi”),
  • capacità di scegliere il bene,
  • un cammino sicuro, guidato da valori evangelici.

Questi sono bisogni spirituali profondi, ma anche indirettamente esigenze fisiche e psicologiche (protezione dal male, serenità, forza nelle difficoltà).

Nell’ultimo appello “prega per loro, prega per noi”, si estende la richiesta a tutta la comunità dei fedeli, genitori e familiari: Santa Chiara diventa mediatrice e madre spirituale dell’intera famiglia o comunità che affida a lei i suoi giovani.

4. I temi teologici principali, con citazioni bibliche o patristiche

Questa preghiera racchiude alcuni temi teologici chiave:

  • L’intercessione dei santi: La tradizione cattolica afferma che i santi possono pregare per noi. “Pregate gli uni per gli altri, per essere guariti. Molto vale la preghiera del giusto fatta con insistenza.” (Giacomo 5,16).
  • La purezza e la carità: Santa Chiara è l’esempio di “specchio di amore puro”, che richiama la beatitudine evangelica: “Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio” (Matteo 5,8).
  • La maternità spirituale: Il titolo “madre nella fede” richiama madre Maria, ma anche la maternità spirituale dei santi, testimoniata dalla cura delle anime a loro affidate.
  • La lotta contro l’egoismo e l’apertura al bene: Temi cari ai Padri della Chiesa, in particolare a san Gregorio di Nissa che vedeva nella purezza del cuore la premessa per la vera libertà:
    “La vita cristiana consiste nel lottare contro gli egoismi quotidiani per acquistare il cuore puro.”
  • La luce e la guida: Chiara, “luce del cuore”, richiama la vocazione cristiana ad essere luce del mondo (cfr. Matteo 5,14).

Altri temi impliciti: la fede come cammino (“proteggi i loro passi”), la necessità della grazia divina, la centralità della carità.

5. Il genere di preghiera e la sua collocazione nella tradizione liturgica

La preghiera appartiene principalmente al genere intercessorio: si prega una santa affinché interceda per una categoria di persone – i figli – e indirettamente per i loro genitori e la comunità (“prega per loro, prega per noi”).

Presenta anche accenti di lode (esaltando Chiara come “specchio di amore puro”, “madre nella fede”) e velata penitenza (desiderio di conversione dal male all’amore).

Collocazione liturgica:

  • Non è una preghiera propriamente liturgica (ossia prevista nei libri liturgici ufficiali come il Messale), ma devozionale, da utilizzare privatamente o in momenti di preghiera comunitaria, come negli incontri di gruppo, durante l’adorazione, nella liturgia domestica.
  • Tradizionalmente, le preghiere a Santa Chiara vengono recitate soprattutto in occasione della sua memoria liturgica (11 agosto), ma, per i temi trattati, questa può essere usata tutto l’anno ogni volta che si desidera affidare i figli o i giovani alla protezione della santa.

6. Indicazioni pratiche d’uso nella preghiera personale o comunitaria e nell’anno liturgico

Preghiera personale:

  • I genitori, i nonni o gli educatori possono recitare questa preghiera ogni mattina o sera, prima che i figli escano di casa o prima di addormentarsi, come gesto di affidamento quotidiano.
  • Può accompagnare momenti di particolare fragilità o decisioni importanti dei figli (esami, scelte di vita, difficoltà relazionali).

Preghiera comunitaria:

  • Si presta a essere inserita alla fine di incontri di catechismo, ritiri spirituali, incontri di famiglie o gruppi giovanili.
  • Negli oratori, nelle associazioni e nelle scuole cattoliche può chiudere sessioni formative o essere letta come preghiera iniziale nelle assemblee.
  • Durante la festa di Santa Chiara (11 agosto), nella liturgia delle ore, in adorazione eucaristica o nelle novene in suo onore.

Tempi forti dell’anno liturgico:

  • In Avvento e Quaresima, come supplica per la conversione, la purezza e un cammino rettilineo verso Cristo.
  • A settembre, inizio dell’anno scolastico, per chiedere benedizione e protezione sui figli.

Per la sua forma breve e intensa, la preghiera può anche essere memorizzata e usata come “giaculatoria”, cioè preghiera breve da ripetere frequentemente.

Conclusione:
Questa preghiera a Santa Chiara costituisce un prezioso strumento spirituale per i genitori e per la comunità cristiana, che nella fiducia e imitazione dei santi trova sostegno, esempio e protezione per la crescita integrale delle giovani generazioni.

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